Marina
Castagnaccio toscano, con noci pecan e rosmarino
Ecco un bel dolce toscano da portare in tavola in questi giorni di inizio autunno (sì inizio, perché fino a pochi giorni fa c'erano ancora 25 gradi!): il castagnaccio.

L'ho assaggiato per la prima volta qualche anno fa a casa dei miei suoceri. Devo dire che all'inizio ero perplessa: un dolce senza zucchero?! mmm.. "chissà che bontà" ho pensato ironicamente tra me e me. E invece sì, una vera BONTA'!
Sempre per stare sul semplice, è composto da soli 3 ingredienti principali: farina di castagne, acqua e un goccio d'olio. La farina di castagne è naturalmente dolce quindi non c'è bisogno dell'aggiunta di zucchero. E per dare quel tocco in più, si uniscono all'impasto uvetta, pinoli e una buona dose di rosmarino per profumare.

Poi un'altra cosa bella del castagnaccio è che ce ne sono tantissime versioni diverse: c'è chi aggiunge i pistacchi al posto dei pinoli, o le gocce di cioccolato al posto dell'uvetta. Io, per esempio, al posto dei pinoli ho usato le noci pecan.
Vediamo quindi la ricetta.
Ingredienti
350g farina di castagne
650g acqua
30g olio EVO
100g uvetta
50g noci pecan
rosmarino a piacere
burro + pangrattato per la tortiera
mandorle a lamelle
Iniziamo reidratando l'uvetta: mettiamola in ammollo in una ciotola piena d'acqua per 10 minuti.
Intanto in una ciotola grande versiamo la farina e, mentre mescoliamo con una frusta, aggiungiamo l'acqua. Mescoliamo bene per impedire la formazione di grumi, aggiungiamo l'olio e diamo ancora una mescolata veloce. Otterremo una miscela molto liquida, è normale.
Uniamo all'impasto 3/4 dell'uvetta strizzata e 3/4 delle noci.

Imburriamo una teglia da 26 cm di diametro e spolveriamo con un po' di pangrattato. Versiamoci dentro la nostra miscela e decoriamo con l'uvetta e le noci rimaste, un po' di rosmarino e delle mandorle a lamelle.
Inforniamo a 180° statico per 45 minuti circa. Facciamo la prova stecchino prima di tirare fuori dal forno.
Note
Il castagnaccio si conserva per 4/5 giorni a temperatura ambiente coperto da un canovaccio.

E buon appetito!
Marina.